Le 746 hanno rappresentato dal punto di vista architettonico quanto di più elegante e possente sia mai stato realizzato dalle Ferrovie Italiane. Realizzate in più versioni e varianti tra il 1922 ed il 1923; tutte queste versioni vengono realizzate e più precisamente:
-Versione d'origine con turbodinamo e relativi fanali, camino, bissel ed iniettori d'origine, carboniera bassa, custodie dei respingenti di forma conica con molla a bovolo
-Versione con le modifiche introdotte a partire dagli anni trenta: tiraggio modificato con conseguente camino maggiorato, iniettori Friedmann e relativo separatore dell'olio, bissel modificato, carboniera rialzata, batterie, fanali a petrolio e soppressione della turbodinamo.
-Vengono riprodotte anche le ultime 10 macchine del gruppo (041-050) con il pancone anteriore allungato di 10 centimetri (come le Caprotti).
La riproduzione è realizzata in maniera meticolosa non trascurando la riproduzione dei più piccoli particolari, ben sapendo che proprio dall'osservazione di questi, l'attento e competente osservatore può avere resa l'imagine e la sensazione della macchina vera; gli imponenti cilindri sono correttamente riprodotti a mezzo di ben 12 microfusioni differenti, così come viene resa la linea di trasparenza tra il telaio e la copertura inferiore della caldaia (che si raccorda ad ellisse al forno) che non viene interrotta dalla motorizzazione locata in posizione assolutamenta invisibile. Il carrello italiano è stato correttamente riprodotto ed è funzionante così come correttamente sono riprodotti i colli d'oca degli assi centrali.
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